6. Maria SS. Annunziata

La chiesa dedicata all’Annuciazione è ubicata dietro l’abside della Chiesa di San Domenico. E’ caratterizzata da una facciata settecentesca con portale e due oculi plurilobati del 1722 scolpiti nella pietra calcarea della zona (volgarmente detta tufo). In passato è stata utilizzata come deposito temporaneo degli arredi lignei recuperati dal Convento dei Padri Cappuccini prima del restauro della vicina SS. Maria Maggiore in Santo Spirito, ora Museo di arte sacra, dove oggi sono visitabili.

Segue scheda informativa a cura di Pina Oliveti e Mara Alessio

La chiesa sorge su una sporgenza rocciosa in via Cinque Colli chiamata anche “Petrarizzu”, ancora visibile. Si trova in una posizione angusta, esattamente dietro la chiesa di San Domenico sorta nel 1592 e ricostruita dopo il terremoto del 1638, sul terreno della chiesa dell’Annunciata soffocandone lo spazio.
Questa chiesa era la sede di una corporazione di artigiani che ne porta il titolo. In un manoscritto del 1776 relativo alla richiesta di un riconoscimento legale della corporazione si legge: […] è eretta da più secoli nella terra di Rogliano […], anche se il portale reca incisa la data 1722, la chiesa ha origini precedenti e dopo il terremoto è stata abbellita con un gioiello di portale. Per accedere alla chiesa bisogna salire una scala che conduce ad un angusto cortile, l’ingresso è reso monumentale da un piccolo sagrato a gradini poligonali a dallo splendido portale.
La facciata della chiesa è articolata con elementi plastico-architettonici, sul portale si trova una finestra inquadrata e due loculi di forma rotonda, da un tetto a capanna e da un piccolo campanile sul lato destro. Il portale è a fornice inquadrato a triplice fascia.
Su quattro plinti articolati su piani diversi si innalza l’arco, incorniciato da colonne  decorate da un minuzioso intreccio o spirale che contiene rosette o girasoli (canone artistico della scuola roglianese). L’arco a tutto sesto è chiuso da una chiave che raffigura un volto femminile (testina muliebre), riccamente scolpita. Le cornici e le lunette sono scolpite da un minuzioso decoro a foglie e fiori detto “fitomorfo”. I plinti movimentano le cornici ed il cornicione aggettante posti al di sopra dell’arco, sostenuti da due mensole decorate con fogli d’acanto, che delimitano la cornice e l’intera sporgenza del portale. La terza fascia, termina in alto con volute e figure a  grottesche, mentre in basso delle bellissime volute vegetali che si allargano all’esterno danno al portale un equilibrio ed una monumentalità ulteriore.
I loculi rotondi a cerchi concentrici all’interno variamente scolpiti  e la finestra posta al centro della trabeazione a più cornici e decorata anch’essa con decori fitomorfi con  al centro una conchiglia che racchiude uno stemma, arricchiscono architettonicamente la facciata.
L’interno ha un unica navata con una piccola sagrestia laterale è priva di qualsiasi arredo sacrale, un tempo era adibita a deposito, sicuramente lo è ancora visto l’abbandono in cui si trova, dalle foto potete vedere come è ridotto questo monumento. Che peccato!!!   

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