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Rogliano

Rogliano

Definita dall’Annuario d’Italia, “la piccola ma bella città”, Rogliano sorge a circa 700m dal livello del mare, su cinque colli, simboli di cui si adorna lo stemma municipale, in un punto centrale tra la Valle del Crati e la Valle del Savuto.

La morfologia di tale comune presilano, nel corso dei secoli, si è vista costretta a modificare la propria conformazione urbanistica a causa di fenomeni naturali dovuti alla fisionomia, alla piovosità e alla sismicità del luogo: si ricordi il catastrofico terremoto del 1638 che rase al suolo la città, la quale fu ricostruita gradualmente fino al 1646, nel rispetto della tradizione storico-culturale e della religiosità della popolazione locale. Nonostante gli eventi avversi, che l’ hanno messa alla prova, il genius loci, rimasto quasi del tutto intatto, dimostra una matura convivenza della società roglianese con l’ “irruenza” della natura.

Il centro urbano è diviso in rioni, ognuno dei quali composto da edilizia minore popolare, “costruita – secondo l’osservazione di E. Marenghi – con frasche e creta”, un palazzo signorile, una piccola piazza con fontana e una chiesa parrocchiale, arricchita da magistrali apporti di maestranze di scalpellini del luogo, tra i più rinomati del Sud Italia.

Parte del centro storico più caratteristica è Corso Umberto I, mentre tra i più antichi edifici religiosi roglianesi, si individua la chiesa di San Giorgio, la quale, insieme ad altri edifici religiosi, costituisce un patrimonio architettonico in rovina ma dal valore inestimabile sia culturalmente, che artisticamente.

Roberta Barbieri

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