Giro d’Italia 2020. Comunicato stampa.

DESTINAZIONE SAVUTO SALUTA LA CAROVANA ROSA.

La V Tappa del Giro 2020 (Mileto-Camigliatello Silano) attraverserà il 7 ottobre la Media Valle del Savuto.Questo ormai è noto! Quello che non tutti sanno è che questo è un territorio autentico per storia, miti e leggende; per arte, ambiente, borghi ed enogastronomia.Questa è la terra degli Ausoni, degli Enotri, dei coloni Greci, dei conquistatori di Roma, delle invasioni saracene, delle dominazioni sveve, angioine, aragonesi, borboniche e napoleoniche. La terra dove sorgeva la grande Temesa ricordata da Omero nell’Odissea, dove si venerava il culto eroico di Eutimo di Locri (vincitore di tre Olimpiadi) che liberò la città dal demone di Polite (compagno di Ulisse), dove si narra della Sirena Ligea (consorella di Partenope e Leucosia). La terra dove cadde tragicamente Isabella d’Aragona, di ritorno dall’VIII Crociata, nell’attraversare quel fiume definito da D’Annunzio, per questo, “maligno”. La terra dove Garibaldi sconfisse definitivamente i Borboni che occupavano le Calabrie, dove comitive di Briganti si rifugiavano per la loro latitanza.Questa è la terra in cui sorgono borghi di straordinaria bellezza come Marzi e Rogliano (quest’ultimo il comune più popoloso della valle) con due Centri Storici e ben 13 Chiese, in cui sono conservate opere uniche del Barocco roglianese, realizzate da scuole di intagliatori e scalpellini. La terra dove i romani trasportavano legname e pece della Sila, lungo la via Tavolaria (come il sale per la Salaria), fino alla foce del Savuto per costruire le navi più potenti della flotta, fondamentali in spece durante le Guerre Puniche. La terra dove passava la Consolare Annia-Popilia (II sec. a.C.) e dove è ancora lì, con tutta la sua maestosità, il ponte in pietra squadrata di località S. Angelo (Altilia-Scigliano), probabilmente fra le opere viarie più antiche del nostro Paese. La terra dove altri ponti “minori” in laterizio e pietrame testimoniano di una fitta rete stradale che garantiva l’accesso ad una valle ricca di boschi, castagneti, uliveti e vigneti. La terra dove generazioni di vignaioli hanno conservato vitigni autoctoni in un ambiente particolarmente adatto alla produzione di qualità ben rappresentata dalla DOC Savuto Classico (Mario Soldati, negli anni ’60, scriveva: “Il Savuto è il vino più celebrato della provincia di Cosenza e sta a Cosenza come il Barolo a Cuneo”). La terra dove il grano selezionato diventa pane fra i più rinomati d’Italia, dove i prodotti locali della tradizione diventano conserve, formaggi e salumi inimitabili. La terra dove tradizioni etnico-musicali nascono a nuova vita grazie ad artisti dalla passione smisurata.Destinazione Savuto saluta con gioia e gratitudine la Carovana del Giro.

Questa è terra ospitale, vicina al mare e alla montagna, dove si può visitare la caratteristica Casetta sull’albero (unica nel suo genere nel Sud Italia), fare escursioni guidate nei centri storici o lungo percorsi naturalistici mozzafiato (come la suggestiva Cascata di Cannavina), visitare le Cantine che producono il Savuto Classico o il Museo del Pane.Tutto questo e tanto altro ancora è Destinazione Savuto. #giro #destinazionesavuto #territorioautentico